A 14 anni muore folgorata dal caricabatterie del telefono

    Ragazzina folgorata dal caricabatterie del telefono: è morta

    Una serie di tragiche circostanze sono costate la vita a Le Thi Xoan. La ragazza vietnamita che a soli 14 anni è morta folgorata a causa del cavo di ricarica dell’IPhone che aveva lasciato attaccato alla presa elettrica mentre dormiva. Un fatto davvero incredibile.

    Il corto circuito provocato da una lacrima

    Il corto circuito sarebbe stato causato da una lacrima della ragazza caduta durante il sonno. Questa sarebbe finita sul caricabatterie che poi è andato in corto circuito. Un tragico incidente, dunque, che ha portato via la vita dell’adolescente di Hanoi.

    Le Thi Xoan

    I genitori quando hanno visto la loro bambina hanno subito chiamato i soccorsi. Tuttavia, la corsa in ospedale non è servita a niente: i medici hanno confermato il decesso della quattordicenne, con la seguente motivazione: “scarica elettrica causata dal cavo elettrico difettoso del suo telefono trovato nel letto.”

    Aperte le indagini: cavo era difettoso e probabilmente non originale

    Come riportato da il Metro, sarebbe stata avviata un’indagine, in base alla quale si sarebbe accertato che il caricabatterie era rotto. Il caricatore è stato ispezionato ma le autorità hanno fatto sapere di dover ancora chiarire se si tratta di un cavo originale dell’Apple o di un alto dispositivo.

    Analizzando le immagini diffuse, però, il caricabatterie in questione sembrerebbe essere più corto del cavo di ricarica originale Apple. Si potrebbe trattare, dunque, di una riproduzione e di conseguenza non realizzato dalla famosa azienda.

    “Dipendenza” da smartphone

    L’abitudine di tenere lo smartphone vicino anche quando si dorme sta purtroppo diventando una sorta di abitudine tra gli adolescenti ed i giovanissimi. Gli esperti ricordano che è opportuno non dormire in prossimità di apparecchi elettronici ed più in generale di usarli solo quando è necessario.

    Sotto quest’aspetto è fondamentale il ruolo dei genitori nel tenere sotto controllo quella che sembra essere una vera e propria “dipendenza” dal cellulare.