LA MAMMA SI RISVEGLIA DAL COMA, GRAZIE AL PIANTO DELLA SUA PICCOLA APPENA NATA E COMMUOVE IL MONDO

 

Si dice che le persone in coma abbiano più possibilità di risvegliarsi, se si sta loro vicini, se gli si parla o si fa ascoltare qualcosa di familiare.

Questo è ciò che è accaduto anche a Shelly Ann Cawley, una donna del North Carolina (Stati Uniti) che era entrata in coma durante il parto.

Shelly aveva dovuto subire un cesareo d’urgenza e, durante l’intervento, un trombo, formatosi nella gamba, era risalito fino al polmoni, provocando un’embolia polmonare. Solo grazie al fatto che fosse già sotto anestesia i medici riuscirono a stabilizzarla, ma le sue condizioni apparvero da subito davvero critiche e facevano presagire il peggio.

Nonostante questa situazione drammatica, la sua piccola Rylan era venuta alla luce e stava bene.

Fu un infermiera del reparto, Ashley Manus, ad avere un’idea che cambiò le cose e chiese al marito di Shelly, Jeremy di aiutarla. Ecco cosa lui stesso ricorda di quei giorni di angoscia:

“Quello che abbiamo fatto è stato lasciar piangere Rylan e pregare insieme. Anche i medici e gli infermieri si sono presi del tempo per pregare con noi. I parametri vitali di Shelly erano completamente sottosopra: la pressione sanguigna era a terra, il cuore batteva a un ritmo stellare. I medici ci hanno detto che Shelly era stata presente sino al momento di vedere Rylan. E ha reagito di nuovo alla presenza di Rylan. Quella reazione l’ha aiutata a combattere.”.

Ha funzionato! Il contatto della bimba appena nata, poggiata sul petto della madre, il suo pianto disperato che sembrava un’invocazione in cui richiamava a se la sua mamma, ha fatto in modo che Shelly, piano piano, si risvegliasse dal coma e tornasse a vivere.

Dice Shelly: “Ricordo bene il momento in cui mi sono svegliata: è stato come essere riportata da un sogno alla realtà.”.

Così dopo un mesetto, Shelly lascia l’ospedale con in braccio la sua piccola e a fianco Jeremy che non l’ha mai abbandonata. Ad aspettarla fuori una marea di amici e parenti che l’aveva sostenuta e che indossavano una maglietta viola con la scritta “ Team Shelly”.

Ora Shelly, Jeremy e Rylan hanno una pagina Facebook, dove raccontano le loro vicende e mettono le foto insieme. Parlano della loro esperienza a tutto il mondo e del loro personale miracolo.

 

 

A.C.

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