Ho avuto due figli bellissimi e sono felice di questo. Però, ho dovuto anche affrontare un aborto spontaneo alla quinta settimana. Ho dunque un angioletto in cielo, cui penso spesso. Oggi mi reputo fortunata perché ho una famiglia straordinaria che amo da morire. Mamme, non perdete mai la speranza.
Ciao a tutte sono Sara e ho 34 anni e vorrei condividere con voi la gioia della mia storia. Anche se in parte è stata dolorosa e difficile
Nel 2010 incontrai mio marito, l’amore della mia vita, che ho sposato nel 2013. Il nostro primo anno insieme fu bellissimo, magico, indimenticabile.
Nel 2011 a novembre, ecco le due famose lineette sul test di gravidanza: scoprii di essere incinta. Era un periodo molto stressante per me e mio marito. La reazione? Io fui completamente smarrita e avevo molta paura. Fu solo una paura iniziale, eravamo stati presi alla sprovvista.
Infatti poco dopo iniziai a provare tantissima gioia, anzi un’immensa gioia. Nel 2012 nacque la nostra principessa Rita, tre chili e 700 grammi tutti da coccolare. Rita è la nostra bambolina.
Nel 2013 organizzammo due eventi importanti: il battesimo e il matrimonio. Fu un’emozione indescrivibile perché decidemmo di organizzarli insieme! Stessa data…
E sempre in quell’anno magico, scoprii di essere di nuovo incinta. Questa gravidanza però non andò purtroppo come sarebbe dovuta andare. Mentre sognavo una culla di nuovo piena, la mia pancia che pian piano diventa sempre più grande, la pelle che si tende per dare spazio a una nuova vita e gioia doppia, i nostri sogni si infransero. Si spensero troppo presto. Purtroppo, alla quinta settimana, persi il nostro bimbo. Ero completamente demoralizzata. Un aborto è qualcosa che ti lascia un segno dentro, che ti lacera, ti condiziona. Avevamo già Rita nella nostra vita, ma non per questo il nostro dolore fu minore.
Ma, di nuovo la luce. Qualcuno da lassù mi mandò il mio piccolo ometto.
Il nostro sogno si stava avverando di nuovo, quel test positivo su una sprizzata di gioia e amore pure. A ottobre del 2014 nacque Luca: 3 chili e 820 grammi.
Ho un angioletto in cielo, cui penso spesso. E che veglia sui due fratellini Rita e Luca.
Oggi mi reputo fortunata perché ho una famiglia straordinaria che amo da morire.
Mamme, non perdete mai la speranza.
Sara
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