Incinta tra i banchi di scuola: dopo lo shock iniziale ero contenta di aspettare un bambino.

Incinta tra i banchi di scuola

“Quando ho saputo di essere incinta, mi sono sentita crollare il mondo addosso. Avevo 15 anni, stavo per concludere un ciclo di studi e io e il mio ragazzo ci eravamo lasciati da due settimane. Quando gliel’ho detto, lui pensava che la decisione riguardasse solo me. Per me è stato chiaro fin dall’inizio: volevo quel bambino. Per fortuna mia mamma mi ha aiutato molto e dopo lo shock iniziale ero contenta di aspettare un bambino. Mi ha subito detto: dai che ce la facciamo! Anche i miei amici e i professori non hanno mai parlato male della mia gravidanza, anzi, mi hanno aiutata ad arrivare alla fine dell’anno, a gravidanza ormai inoltrata, con i voti tra i più alti della classe.

Con il papà del bambino, durante la gravidanza, avevo un rapporto tranquillo, ma lui non si è mai preoccupato granché di me, né del bambino. Non si è preoccupato neanche quando, alla 20settimana, ho avuto delle doglie precoci e mi hanno ricoverata due settimane in ospedale. Anche il parto di mia figlia Margherita nel 2002 è stato molto difficile, ma quando ho potuto tenerla tra le braccia è svanito qualsiasi dolore.

Fino a quando Margherita ha compiuto un anno l’ho cresciuta praticamente da sola e abbiamo vissuto a casa con mia mamma. A dire la verità appena la piccola ha compiuto un anno volevo cominciare una scuola professionale, ma non volevo affidare la piccola ad altri. Nel frattempo io e il papà della piccola siamo riavvicinati a poco a poco; siamo andati a vivere insieme e nel febbraio 2005 è nata la nostra seconda bambina, questa volta una gravidanza voluta da entrambi. Alcuni mesi più tardi ci siamo persino sposati.

Purtroppo le cose tra noi poi sono andate male e da oltre un anno ci siamo separati. Da allora sono di nuovo sola a prendermi cura dei bambini. Il mio ex marito è soldato volontario e quindi è spesso via. Io lavoro come assistente in un centro anziani. Mi piacerebbe lavorare di più, ma nel luogo dove abito è molto difficile trovare una buona babysitter. Presto la mia bimba più piccola andrà all’asilo, mentre la grande a settembre comincerà ad andare a scuola, magari allora riuscirò a organizzarmi meglio.

Guardando al passato posso solo dire a tutte le donne che restano incinte senza averlo pianificato: se mi ricapitasse, sceglierei sempre di avere un figlio! È un’esperienza che accresce le nostre capacità, io almeno penso di essermi gestita bene e di essere oggi una giovane mamma che può ben essere orgogliosa delle proprie bambine!

Giovanna, 21 anni

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