Don Giovanni Trotta, uomo di 56 anni, è sotto accusa per violenza sessuale aggravata, produzione e diffusione di materiale pedopornografico e adescamento di minori.
Tre ragazzini, due di 15 anni e un 16enne, hanno avuto il coraggio di raccontare nella giornata di ieri, (28 novembre) in aula, di fronte ai giudici, gli abusi sessuali subiti fino a qualche anno fa dall’ex sacerdote Giovanni Trotta che, durante il periodo a cui risalgono i fatti, era allenatore di quei giovani in una squadra di calcio giovanile della provincia di Foggia.
Il processo
Nel processo che sta avendo luogo dinanzi al Tribunale di Foggia, il prete è incriminato per violenze sessuali aggravate, produzione e diffusione di materiale pedopornografico e adescamento di minori. I tre giovani ragazzi sono stati chiamati a testimoniare contro l’ex sacerdote riguardo abusi subiti. Rispondendo alle domande dei pubblici ministeri baresi, competenti su Foggia per il reato di pedopornografia, che hanno coordinato le indagini, Simona Filoni e Domenico Minardi. I ragazzi hanno confermato tutti i particolari: dalle foto nudi fatte a casa del sacerdote agli atti sessuali a quali erano sottoposti, mimando gesti e raccontando episodi. I tre giovanissimi hanno chiesto che i loro genitori restassero fuori durante la loro deposizione e, per ore, tra lacrime e imbarazzo, hanno ricordato quei terribili atti che hanno dovuto subire.
Più di un abuso
Giovanni Trotta, già condannato in primo grado ad otto anni di carcere per violenza sessuale di un 11enne, è sotto accusa in questo procedimento penale per altri nove presunti casi di violenze sempre nei confronti di minori di età compresa, all’epoca, fra i 12 e i 13 anni. Gli episodi risalgono a tre anni fa. Trotta avrebbe abusato di cinque ragazzi affidati alla sua custodia, in quanto dirigente e allenatore della squadra di calcio, frequentata da questi giovanissimi, nonché loro docente di lezioni private. L’ex sacerdote li avrebbe violentati in casa sua singolarmente o in gruppo, scattando delle foto durante gli atti sessuali. Giovanni Trotta è inoltre imputato per pornografia minorile e divulgazione di materiale pornografico e adescamento di altri quattro 12enni mediante chat di Whatsapp e Facebook.