Le tolgono il figlio: “È malato di PlayStation”

    Il figlio ha una vera fissazione per la PlayStation e per tale ragione il giudice dei minori dispone l’allontanamento dalla madre e l’affidamento a una comunità. La donna però ha dichiarato: “Non lascerà che portino via mio figlio contro la sua volontà, ora vive nel terrore di vedere arrivare i carabinieri”.

    Tolto alla madre perché passa troppo tempo davanti la PlayStation

    Il giudice del Tribunale dei Minori di Brescia, ha decretato all’allontanamento di un ragazzino di Crema dalla madre e il trasferito in comunità. Il motivo di tutto ciò? Trascorre la quasi totalità del suo tempo di fronte ai videogiochi, rimanendo estraneo di fronte a qualsiasi altro impegno prima fra tutti la scuola. Così è stato deciso il suo allontanamento (anche forzato) dalla casa del ragazzo e dalla famiglia, i quali gli avrebbero reso possibile una condotta nociva per la sua vita.

    PlayStationLa vicenda è trattata anche dal quotidiano il Giorno, che ha deciso di dare parola alla madre del minore, che ha fatto sapere che il figlio da quando è venuto a conoscenza della decisione del giudice vive in uno stato di vero e proprio terrore:

    “Ci hanno portato a vedere la comunità dove mio figlio dovrebbe andare e ci hanno ribadito che se opporremo resistenza arriveranno i carabinieri. Questo ha terrorizzato il ragazzo, e non va più a scuola perché ha paura di vedere irrompere in classe i carabinieri. Unico aspetto positivo, l’insegnante di sostegno, quando ha saputo quel che capita, si è offerto di venire a casa a dargli lezione. Comincerà lunedì.”

    La madre del ragazzino durante l’intervista ha ribadito la sua decisione di fare ricorso e che non permetterà mai che suo figlio venga allontanato da casa, a meno che lui stesso non lo chiede esplicitamente. La mamma del ragazzo ha anche denunciato di non aver mai ricevuto l’aiuto richiesto e il sostegno adeguato per porre fino l’ossessione per la PlayStation. “Forse posso rimproverarmi di non aver saputo gestire nel modo corretto il problema sin dall’inizio, quando si è presentato”, ha continuato. Alla donna tre anni fa per un breve periodo era già stata tolta la figlia 15enne.