Già madre di 2 figlie a 34 anni, la donna, iniziato il travaglio a notte fonda del 3 novembre scorso, non si perde d’animo. Il marito è via per lavoro e lei dà alla luce una bimba di 3 chili
Un evento del tutto unico e che a Jesolo (Venezia) non accadeva da più di 20 anni. Una donna di 34 anni del posto, già mamma di altre 2 bambine, ha partorito il passato 3 novembre la sua terza figlia. Si chiama Sofia, pesa oltre 3 chili, ed è venuta al mondo nella camera dei suoi genitori, in seguito ad un lungo travaglio iniziato all’una di notte, mentre si trovava da sola in casa, e la rottura delle acque alle 4 del mattino.
Senza complicazioni
Il marito si trovava infatti fuori casa, per motivi di lavoro, e l’alternativa, dopo la chiusura del reparto di ostetricia dell’ospedale di via Levantina, al Lido, sarebbe stata quella di chiamare il pronto soccorso di San Donà.
«È stato bellissimo», ha dichiarato mamma Laura assieme al marito Raniero, «un’esperienza che ricorderemo per tutta la vita. Nostra figlia è nata a Jesolo, e da tanto non accadeva. Quando mi si sono rotte le acque avevo già avuto le contrazioni verso l’1 e l’1 30», ricorda, «erano le 4.15 e ho pensato di andare avanti da sola senza avere paura, ma cercando di mantenere il controllo e ricordare cosa avevo fatto nelle precedenti gravidanze e parti delle altre nostre due figlie all’ospedale di San Donà. Sofia è nata in casa, in casa sua, ed è stato meraviglioso».
La donna ha solo chiamato la madre, Nadia, che si è immediatamente precipitata da lei per assisterla. La bimba è nata nella camera dei genitori, senza alcuna complicazioni. In seguito, la 34enne è stata trasportata insieme alla mamma all’ospedale per il taglio del cordone ombelicale e per i controlli.
Il calore di casa
Il papà della piccola Sofia, un agente jesolano di 48 anni, era felicissimo della nascita avvenuta in casa. D’altro canto, nell’ultimo periodo della gestazione, i due coniugi avevano pensato diverse volte alla possibilità di realizzare un parto in casa, con l’assistenza di ostetriche a domicilio. Tutto ciò anche per evitare il trasferimento fuori dal Comune delle madri jesolane: idea appoggiata anche da una parte del mondo politico della località turistica. A tal riguardo Laura ha dichiarato: «Partorire nella nostra casa è diverso, perché possiamo sentirci a nostro agio, nel nostro ambiente familiare e questo rappresenta davvero un aiuto».